Diceva il grande regista Luis Bunuel:

"Il cinema è strumento di poesia con

tutto ciò che questa parola può contenere

di significato liberatorio, di sovversione,

di soglia attraverso cui si accede al

mondo meraviglioso del subconscio".

La cinepresa diventa un pennello che

riesce a dipingere il mondo attraverso

immagini che si imprimeranno nel nostro

cuore e che, rivedendole con gli occhi

della mente, susciteranno ancora

quelle emozioni che abbiamo provato

in una sala buia.

Chi di noi, nei cassetti della memoria

non ritrova la commozione di una sequenza

particolarmente drammatica,

il divertimento e le risate davanti ad un

film comico, il cuore in gola ed

il battito accelerato provati guardando un

thriller, il desiderio di uscire dalla monotonia

assistendo ad un film d'avventura,

lo sgomento e l'indignazione ricordando scene

che narrano gli orrori della guerra.

E' tale l'empatia che si crea tra lo

spettatore ed i personaggi che,

anche dopo aver lasciato la sala,ancora si agita nel cuore un

coacervo di emozioni.

Il cinema è un mondo magico, una

finzione che a volte si veste di realtà e nella

quale, a seconda dei nostri stati d'animo,

ci riconosciamo.

E' un piccolo lasso di tempo che si

trasforma in eternità quando in esso ritroviamo

i sentimenti, le emozioni, le paure e le angosce

che portiamo nel cuore, ma anche il desiderio

di leggerezza, di ilarità, di spensieratezza.

Ed è per questo che ogni volta che si riaccendono le luci

e torniamo a casa portiamo con noi una lacrima, un sorriso, un sogno,

un brivido che conserveremo per sempre!

Maria Letizia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 
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